Le pentole in ghisa rilasciano alcune particelle di ferro nei piatti, aiutandovi ad assumere una maggiore quantità di questo importante nutriente.Crediti:Magrig/iStock/GettyImages
Quando si tratta di acquistare pentole e padelle, è probabile che non si pensi ai potenziali benefici per la salute che certe pentole e padelle possono offrire. Si considerano invece la durata, il costo, la conduttività e la sicurezza, tutte caratteristiche preziose.
Ma la ricerca suggerisce che alcuni materiali hanno la meglio su altri in termini di benefici per la salute. Ecco perché conviene investire in una padella o pentola in ghisa invece che in rame o alluminio.
I benefici delle pentole in ghisa
“Le ricerche hanno dimostrato un aumento del livello di ferro nei cibi cucinati in ghisa, soprattutto in quelli ad alta acidità che favoriscono la lisciviazione del ferro dalla padella, come le uova o i pomodori”, afferma Ella Davar, RD, nutrizionista integrativa con sede a New York.
“Maggiore è l’acidità del cibo e più a lungo lo si cucina, più ferro viene trasferito”.
Le padelle in ghisa trasferiscono piccole quantità di ferro negli alimenti durante la cottura, il che può contribuire a infondere nel piatto il minerale che produce emoglobina. Secondo il National Institutes of Health (NIH), il ferro produce la proteina emoglobina, che trasporta l’ossigeno ai globuli rossi in tutto il corpo.
Cucinare in ghisa aiuta l’anemia?
In effetti, una ricerca del settembre 2019 pubblicata su PLOS One ha rilevato che le pentole in ghisa potrebbero contribuire a ridurre l’anemia da carenza di ferro, un tipo di anemia causata da una mancanza di ferro nell’organismo, soprattutto tra i bambini.
Uno studio del novembre 2018 pubblicato su Public Health and Nutrition ha valutato le differenze nel contenuto di ferro tra fagioli neri e barbabietole cotti in una padella di ghisa e in una padella non di ghisa. I risultati hanno mostrato che il contenuto di ferro di entrambi gli alimenti aumentava con la cottura in ghisa.
L’anemia da carenza di ferro è comune tra le persone in età fertile e in gravidanza, perché hanno bisogno di una quantità doppia di ferro per produrre più sangue e fornire ossigeno al bambino, secondo la Mayo Clinic.
“Tuttavia, è molto difficile misurare le quantità effettive di ferro trasferite agli alimenti e sono necessarie ulteriori ricerche per rispondere a queste domande in modo più preciso”, afferma Davar. Quindi è meglio non dipendere dalle pentole come unico mezzo per assumere più ferro nella dieta. Detto questo, è generalmente sicura da usare ed è un’alternativa economica alle pentole in acciaio inossidabile.
La ghisa è sicura?
Le pentole in ghisa rilasciano alcune particelle di ferro nei piatti, aiutandovi ad assumere una maggiore quantità di questo importante nutriente.Crediti:Magrig/iStock/GettyImages
Quando si tratta di acquistare pentole e padelle, è probabile che non si pensi ai potenziali benefici per la salute che certe pentole e padelle possono offrire. Si considerano invece la durata, il costo, la conduttività e la sicurezza, tutte caratteristiche preziose.
Ma la ricerca suggerisce che alcuni materiali hanno la meglio su altri in termini di benefici per la salute. Ecco perché conviene investire in una padella o pentola in ghisa invece che in rame o alluminio.
I benefici delle pentole in ghisa
“Le ricerche hanno dimostrato un aumento del livello di ferro nei cibi cucinati in ghisa, soprattutto in quelli ad alta acidità che favoriscono la lisciviazione del ferro dalla padella, come le uova o i pomodori”, afferma Ella Davar, RD, nutrizionista integrativa con sede a New York.
“Maggiore è l’acidità del cibo e più a lungo lo si cucina, più ferro viene trasferito”.
Le padelle in ghisa trasferiscono piccole quantità di ferro negli alimenti durante la cottura, il che può contribuire a infondere nel piatto il minerale che produce emoglobina. Secondo il National Institutes of Health (NIH), il ferro produce la proteina emoglobina, che trasporta l’ossigeno ai globuli rossi in tutto il corpo.
Cucinare in ghisa aiuta l’anemia?
In effetti, una ricerca del settembre 2019 pubblicata su PLOS One ha rilevato che le pentole in ghisa potrebbero contribuire a ridurre l’anemia da carenza di ferro, un tipo di anemia causata da una mancanza di ferro nell’organismo, soprattutto tra i bambini.
Uno studio del novembre 2018 pubblicato su Public Health and Nutrition ha valutato le differenze nel contenuto di ferro tra fagioli neri e barbabietole cotti in una padella di ghisa e in una padella non di ghisa. I risultati hanno mostrato che il contenuto di ferro di entrambi gli alimenti aumentava con la cottura in ghisa.
L’anemia da carenza di ferro è comune tra le persone in età fertile e in gravidanza, perché hanno bisogno di una quantità doppia di ferro per produrre più sangue e fornire ossigeno al bambino, secondo la Mayo Clinic.
- “Tuttavia, è molto difficile misurare le quantità effettive di ferro trasferite agli alimenti e sono necessarie ulteriori ricerche per rispondere a queste domande in modo più preciso”, afferma Davar. Quindi è meglio non dipendere dalle pentole come unico mezzo per assumere più ferro nella dieta. Detto questo, è generalmente sicura da usare ed è un’alternativa economica alle pentole in acciaio inossidabile.
- La ghisa è sicura?
- “Se si guarda indietro a 100 anni fa, la maggior parte delle persone utilizzava quotidianamente pentole e padelle in ghisa”, afferma Davar.
- “In generale, le pentole in ghisa sono sicure ed efficaci in cucina. Può essere un’ottima aggiunta per coloro che hanno carenze di ferro, in quanto ha un grande potenziale per far sì che parte del ferro entri nel cibo”.
- L’esperta osserva inoltre che le padelle in ghisa ben stagionate sono resistenti e possono durare a lungo. Sono anche sicure per il forno, il che le rende uno strumento versatile con cui si possono cuocere pane, pasta e piatti di carne.
Avvertenze
Proprio come la cottura con i lingotti di ferro, come il Lucky Iron Fish, Davar afferma che c’è il rischio di tossicità da ferro quando si usano pentole in ghisa, in particolare se si è affetti da una condizione come l’emocromatosi, che fa assorbire troppo ferro dagli alimenti che si mangiano, secondo la Mayo Clinic.
L’emocromatosi è generalmente genetica, ma la maggior parte delle persone inizia ad accusare i sintomi più tardi nella vita. Le persone in post-menopausa, in particolare, possono sviluppare i sintomi perché non perdono più ferro durante le mestruazioni.
Cosa cercare quando si acquistano pentole e padelle in ghisa